Non bisogna essere medici per salvare una vita. Questo il messaggio lanciato all’IISS “Majorana” alla cerimonia di consegna di un defibrillatore alla comunità scolastica dell’istituto, donato dal Soroptimist.
Non bisogna essere medici per salvare una vita. Questo il messaggio lanciato all’IISS “Majorana” alla cerimonia di consegna di un defibrillatore alla comunità scolastica dell’istituto, donato dal Soroptimist di Martina Franca. “Grazie alla sensibilità della prestigiosa associazione martinese – introduce la dirigente scolastica dell’istituto, Anna Caroli - anche la popolazione scolastica del Majorana, cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni, potrà fruire di questo dispositivo indispensabile per garantire un primo soccorso efficace, in una realtà come la nostra che annovera 1150 unità solo tra gli studenti. Il Majorana, ormai noto come “officina” tecnologica sia per la qualità dei servizi laboratoriali offerti ai suoi studenti (tra i quali il rinnovato laboratorio di elettrotecnica e elettronica) sia come lab didattico per la sperimentazione di nuove metodologie d’insegnamento, ultima in ordine di arrivo: la flipped class, non poteva non essere dotato di una strumentazione così vitale per la sua comunità.” “Gesto naturale quanto obbligato, questo dono al Majorana – dichiara la presidente del Soroptimist Martina, Annamaria Aprile Ximenes -. Rientra nella missione etica del club, tradizionalmente costituito da donne, prestare le proprie energie per rendere un servizio utile alla comunità. In quest’occasione è stato beneficiato il Majorana, un istituto di eccellenza, per anni quasi esclusivamente maschile, oggi gremito di studentesse.” “Aderendo al progetto “Martina protetta” anche il Rotary Club di Martina ha dato il suo contributo mettendo a disposizione le professionalità dei suoi soci a servizio della formazione di soccorritori addetti all’attivazione del dispositivo”- aggiunge la presidente, Laura Baccaro. Parafrasando le parole del dott. Paolo Vinci, pediatra e istruttore della Salvamento Academy, oggi bisogna saper intervenire su soggetti in insufficienza cardiaca, per i quali, sempre più spesso, le manovre manuali di disostruzione delle vie aeree non sono sufficienti. Gli attimi immediatamente successivi alla crisi cardiaca sono cruciali per mantenere viva la speranza di sopravvivenza in attesa dei soccorsi ospedalieri. Chiunque, adeguatamente formato, può salvare una vita. Per questa ragione bisogna superare la paura dell’ignoto, armarsi di coraggio e consapevolezza. Credere nell’efficacia del proprio intervento quando capita di soccorrere una persona in arresto cardiaco. Il filmato che documenta un intervento di primo soccorso con l’erogazione delle scariche di un defibrillatore su una turista tedesca, in vacanza all’isola d’Elba, scuote le coscienze dei giovani presenti alla cerimonia. Il lieto fine con l’immagine della donna ‘risuscitata’ e circondata dall’affetto dei suoi cari, è la tangibile testimonianza di quanto quel piccolo ma deciso gesto di pochi minuti possa regalare una nuova opportunità ad una vita già segnata da un verdetto senza appello.
Maria Lucchese
Didascalia delle foto
Foto 1. Con grande emozione la dirigente del Majorana, prof.ssa anna Caroli prende in consegna il dispositivo salvavita offerto della presidente del Soroptimist, prof.ssa Annamaria Aprile Ximenes, alla presenza della presidente del Rotary, dott.ssa Laura Baccaro e del dott. Vinci.
Foto 2: l’intervento del dott. Vinci, quale istruttore della Salvamento Academy, l’ente che sostiene la formazione all’uso del defibrillatore. Il pediatra martinese ha offerto la sua disponibilità alla formazione del personale del Majorana.