Una mano artificiale capace di riprodurre i movimenti di un arto umano. Il “gioiellino” creato dalla perspicacia e dall’intraprendenza di due studenti dell’IISS “Majorana” di Martina Franca ha inanellato una serie di prestigiosi riconoscimenti regionali e nazionali.
Video del progetto
Si chiama Hand-joy il nuovo “colpo” messo a segno dall’IISS “Majorana” di Martina Franca, il neonato Istituto di Istruzione Secondaria Superiore che da settembre scorso ha ampliato la già consolidata offerta formativa tecnico-scientifica con gli indirizzi professionali: meccanica e moda.
Il gioiellino creato dalla perspicacia e dall’intraprendenza di due studenti della 4 BT liceo scientifico ha inanellato una serie di prestigiosi riconoscimenti regionali e nazionali quali: il 1° posto al concorso per studenti “Un nuovo macchinario per la mia impresa”, promosso dai giovani imprenditori di Confindustria di Bari in occasione della XXI giornata nazionale Orientagiovani dedicata alla Meccanica; espositore di uno dei progetti più significativi della scuola italiana nell'ambito di Job&Orienta, la manifestazione nazionale presso la Fiera di Verona. Inoltre la Regione Puglia lo premia come uno dei quattro progetti regionali più significativi con premiazione ufficiale sempre nell'ambito di Job&Orienta.
“Cosa dire di più? - esordisce con viva soddisfazione la dirigente del Majorana, Anna Caroli - i fatti parlano per noi. Superflui altri commenti. Rivolgo il mio ringraziamento a tutti i docenti che continuano con passione ed entusiasmo a credere nella scuola del fare, in particolare per questo progetto il prof. Marzano, docente di informatica, e sollecitano gli alunni a tirar fuori il meglio dalle loro potenzialità e indurli a spendere le loro energie in progetti innovativi che potranno migliorare il futuro dell’uomo.”
“Hand-Joy è una mano artificiale –illustra Francesco Bruno, uno dei due studenti ideatori del progetto - capace di riprodurre i movimenti della mano tramite un guanto munito di sensori di flessione che permettono il movimento di cinque servi motore sui quali sono fissati fili di nylon che simulano la funzione dei tendini della mano. Il dispositivo, completamente realizzato utilizzando materiali riciclati e a basso costo ha richiesto una modica spesa inferiore a 100€ in 200 ore di lavoro nell’arco di due mesi. Le parti in PLC sono state prodotte con una stampante 3D a basso costo.”
“Si tratta di un progetto in fase evolutiva – commenta Sebastiano Calella, l’altro liceale premiato -. Gli sviluppi futuri sono orientati a rendere utilizzabile questo arto robotico come vera e propria protesi, ma anche come braccio robotico in attività aziendali non eseguibili dall'uomo per l'alta pericolosità, o all’interno di una catena di montaggio, con la precisione e la versatilità che solo la mano umana può dare. Tutto questo grazie all’utilizzo del controller, in formato guanto. Questo permette, alla mano robotica, di riprodurre fedelmente i movimenti di ogni singolo dito della mano. Lo stadio attuale della progettazione è solo un inizio di quanto potrà essere realizzato in futuro.”
Maria Lucchese
Foto 1: il dispositivo pluripremiato.
Foto 2: La premiazione a Bari presso Confindustria. Si riconoscono a sin la dirigente Anna Caroli, al centro, con gli imprenditori, gli studenti premiati, Sebastiano Calella e Francesco Bruno, in fondo a ds il prof. Marzano.
Foto 3: i due studenti illustrano i dettagli del progetto alla premiazione alla fiera di Verona.
Foto 4: lo stand del Majorana all’evento veronese.